Gli alberi, se ci pensiamo bene, sono la nostra nuova speranza. Più se ne piantano e meglio è per noi umani: se non altro le loro chiome – oltre ad appagare il nostro sguardo -contribuiscono a rendere più pulita l’aria che respiriamo. E oggi, soffocati come siamo dal cemento, le oasi naturali alimentano il sogno del mondo verde nel quale tutti vorremmo vivere. Ed è per questo che la notizia dei tremila alberi a Palazzo Te di Mantova riempie di gioia chi crede nella rigenerazione dell’ambiente e quindi nella purificazione dell’aria che respiriamo.
Palazzo Te, innanzitutto, sede del museo civico di Mantova, è l’opera più famosa dell’architetto Giulio Romano. Fu costruito nel decennio 1524-1534 su commissione di Federico II Gonzaga. Questa villa rinascimentale, meta immancabile di ogni turista a Mantova, è circondata da un parco che ha una estensione di 56mila metri quadrati. Ed è qui che saranno piantati i tremila alberi di cui parla il progetto: un traguardo assai vicino giacchè si prevede che i lavori dureranno 18 mesi e dunque fra un anno e mezzo questo – come definirlo – “bosco” sarà una realtà. Un bosco diviso in sedici “stanze verdi”, ciascuna destinata allo sport e alla cura del corpo. E pensare che il Gonzaga fondatore realizzò Palazzo Te come “luogo di addestramento dei suoi cavalli”!
Costo dell’operazione? Cinque milioni di euro. Soldi ben spesi, visto che ne guadagna la nostra salute. Va infine detto che il bosco nuovo di Palazzo Te arricchirà il patrimonio forestale italiano che è già cospicuo. Nel quinquennio 2017-2022 contiamo su 11,4 milioni di ettari, vale a dire il 40% dell’intera superficie nazionale. C’è tuttavia un elemento che ci preoccupa in questa vistosa espansione: non pochi dei terreni italici diventati boschivi risultano essere ex orti, campagne abbandonate.