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The Climate riders, in sella per la lotta al cambiamento climatico

by Federica Pennelli
30 Giugno 2021
in 2030, Acqua, Ambiente, Primo Piano
The Climate Riders
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Unire la passione per la bicicletta alla lotta contro il cambiamento climatico è possibile? Sì, grazie all’associazione sportiva The climate riders che partecipa e promuove numerose iniziative per la lotta al cambiamento climatico, non solo in Veneto ma con i comitati di tutta Italia ed Europa.

Chi sono i The climate riders

 Il 23 marzo 2019 oltre 100.000 persone da tutta Italia si sono riversate a Roma per la grande Marcia per il Clima e contro le “Grandi Opere Inutili”.  La prima uscita pubblica dei climate riders è nata proprio in quell’occasione: partiti da Venezia in bicicletta con lo slogan: “Cambiamo il sistema, non il clima!” non si sono più fermati.

 Il 23 marzo 2021 “The Climate Riders” è diventata anche una associazione sportiva dilettantistica. L’associazione vuole attraversare le diverse discipline ciclistiche promuovendo una pratica sportiva ecologicamente sostenibile “No fossil fuel”. L’ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) raccoglie gruppi di appassionati delle province di Venezia, Padova e Vicenza, e intende unire la passione per il ciclismo a 360° con l’attivismo sociale e ambientale e la lotta per la giustizia climatica.

 

Hanno iniziato la loro mobilitazione con la partecipazione a numerose carovane organizzate da “Ride With Us” verso le località europee sede delle conferenze sul clima e l’organizzazione della “The climate Ride” da Venezia a Roma per la Marcia per il Clima del 23 marzo 2019.

“Vogliamo costruire una associazione sportiva aperta, inclusiva, che accoglie le diversità (e tutte le varianti di due ruote), che ama le differenze di genere, provenienza, cittadinanza e non tollera comportamenti intolleranti quali razzismo, fascismo e sessismo”

Le Tour du Pfas: una pedalata ecologica nei luoghi dei disastri ambientali

Tour de Pfas

Sabato 19 giugno hanno dato vita ad una pedalata ecologica – insieme ai comitati “Stop Pfas-Stop inceneritore Fusina” –  che si è snodata lungo un centinaio di km lungo percorsi off road, fiumi e centri storici. Una giornata per attraversare i territori devastati da opere di inquinamento per unire lotte e percorsi che si schierano per la giustizia climatica e contro la devastazione ambientale.

“Un modo per riscoprire alcune delle bellezze regionali, ma anche per tornare sui luoghi dei disastri ambientali che minacciano l’ambiente, la salute e il paesaggio della nostra regione, e incontrare tante persone che amano la loro terra e la difendono”. Sono partiti dalla fabbrica Miteni di Trissino che per anni ha sversato PFAS  – le pericolose sostanze perfluoro alchiliche contaminando le falde e i suoli di una considerevole superficie del territorio Veneto.

Hanno fatto poi tappa nella città di Padova (dove è in programma il potenziamento del grande inceneritore di Hera) per poi attraversare la Riviera del Brenta per arrivare a Fusina (Venezia) al nuovo inceneritore di Veritas: “Due impianti pericolosi e nocivi contrari ai principi dell’economia circolare, pensati non solo per divorare rifiuti ma anche per smaltire le scorie contaminate dai PFAS (fanghi di depurazione, percolati, filtri)”. Le prossime iniziative in programma saranno legate alla presentazione dell’associazione sportiva e si terranno nella città di Padova allo “Sherwood Festival” e ad agosto in un rifugio alpino.

Tags: ambientebiciclettacambiamento climaticoecologiasviluppo sostenibile
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