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Son tornate a fiorire le Posidonie

by Eduardo Lubrano
20 Maggio 2022
in Acqua, Ambiente, mare, Primo Piano
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Posidonia  una pianta marina con radici, fusto, foglie, semi e frutti proprio come le piante terrestri.  Fondamentale per la vita del mare e dunque anche di noi esseri umani troppo spesso trascurata. Nel post intitolato “Come sta il Mediterraneo” dell’ottobre del 2020, Simona Masina, oceanografa fisica del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti climatici così ci illustrava l’importanza delle Posidonie: “una di quelle piante tipiche dei nostri mari che sia quando la vediamo in spiaggia, sia quando entriamo in mare e la sentiamo sotto i piedi ci dà una sensazione di fastidio. Invece dovremmo sapere che questa pianta svolge un compito ingegneristico-tecnologico vorrei dire di contrasto alle indondazionim ed alle mareggiate. O meglio svolgerebbe se la sua esistenza non fosse messa in crisi dalle ondate di calore. Quelle che noi chiamiamo Marine heat wawes, appunto ondate di calore marino, dobbiamo sapere che hanno lo stesso potere devastante degli incendi sulla Terra e che ci sono delle specie, come il corallo, che sono sensibilissime anche a piccole variazioni del calore anche per brevi periodi di tempo“.

Ebbene a distanza di un anno e mezzo possiamo dare una buona notizia: nel Golfo Aranci, provincia di Sassari è stata presentata la parte conclusiva della seconda fase del progetto di riforestazione marina “Posidonia”, realizzato da zeroCO2, startup italo-guatemalteca che sviluppa attività di riforestazione ad alto impatto sociale, e Worldrise, Onlus, l’Associazione di Mariasole Bianco che i lettoridi Impakter Italia conoscono. bene, attiva per la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente marino.

Le due realtà, unite dalla volontà comune di salvaguardare l’ambiente, hanno collaborato per fornire una soluzione concreta contro la crisi climatica e la perdita di biodiversità, creando consapevolezza sull’importanza della Posidonia oceanica per il Mar Mediterraneo. Grazie al supporto dei partner e al patrocinio del Comune di Golfo Aranci e della Regione Sardegna, è stato possibile ripristinare 100 mq di prateria marina, mettendo a dimora 2500 piante di Posidonia con l’uso di materiali sostenibili e biodegradabili.

Le operazioni di reimpianto delle talee di Posidonia oceanica, recuperate da quelle espiantate dalle mareggiate, sono state condotte nel corso di una settimana da operatori scientifici subacquei, sotto la direzione del Dott. Stefano Acunto dell’I.S.S.D. (International School for Scientific Diving), partner tecnico-scientifico del progetto.

Durante la mattinata di venerdì 13, inoltre, è stato approfondito il valore del progetto insieme al Sindaco del Comune di Golfo Aranci, Mario Mulas, all’Assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, al Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo – Guardia Costiera – di Golfo Aranci, T.V (CP) Francesco D’Esposito, e ai partner che hanno reso possibile l’iniziativa, favorendo il ripristino di praterie di Posidonia nel mare cristallino dell’isola e il conseguente contrasto alla crisi climatica.

Andrea Pesce, fondatore di zeroCO2, ha dichiarato durante la conferenza “Questa prima attività di rigenerazione marina nelle splendide acque della Sardegna è per noi motivo di grande orgoglio. Spesso quando pensiamo ai problemi ecologici legati al mare ci viene in mente l’inquinamento da plastiche e microplastiche. Purtroppo però l’impronta umana non si ferma qui, l’acidificazione delle acque, la scomparsa della biodiversità e l’innalzamento dei mari ne sono la prova. Oggi con il progetto Posidonia abbiamo voluto comunicare un messaggio che spero venga ascoltato dai giovani, aziende ed enti che vogliono mettersi in gioco e attivarsi per un futuro migliore.”

Mariasole Bianco, esperta di conservazione marina e Presidente di Worldrise, ha detto: “è tempo di guardare oltre e agire non solo per lo sviluppo sostenibile ma per il ripristino degli ecosistemi. Con Il progetto Posidonia vogliamo dimostrare che è possibile, se agiamo insieme, creare valore sul territorio, sensibilizzare e fornire una risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità.”

Il Sindaco di Golfo Aranci, Mario Mulas, ha inoltre sottolineato “consapevoli come siamo che ci sarà sviluppo turistico duraturo solo se riusciremo a conservare il nostro ambiente e, in particolare, il nostro mare, abbiamo sposato subito le proposte di Worldrise e zeroCO2, che hanno condotto una campagna di riforestazione della Posidonia del nostro mare. Ringrazio tutta la macchina politica e amministrativa del Comune, la Regione e Mariasole Bianco che assieme hanno reso possibile il successo che abbiamo celebrato venerdì in sala consiliare.”

Il progetto, che continuerà poi nei tre anni successivi con un attento piano di monitoraggio, rappresenta l’inizio di un’importante attività di rigenerazione del Mediterraneo per contrastare la scomparsa della Posidonia, tutelare la biodiversità e ripristinare il polmone blu del nostro mare.

Per approfondimenti legati alle proprietà della Posidonia oceanica è possibile scaricare la scheda informativa in allegato e visitare il sito https://zeroco2.eco/it/posidonia/.

Il progetto Posidonia è un’iniziativa di zeroCO2 e Worldrise, realizzata con il contributo scientifico di I.S.S.D. – International School for Scientific Diving, con il Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e il Patrocinio del Comune di Golfo Aranci e grazie al supporto dei Partner: GUCCI, AlmavivA, AXA Cuori in Azione (associazione di volontariato aziendale del Gruppo assicurativo AXA), Hendrick’s Gin, Flowe, Arena, refurbed, Natural Code per Conad Pet Store. 

Per maggiori informazioni sui partner aderenti al progetto visitare i siti zeroCO2 e Worldrise.

 

Tags: Golfo AranciMareMariaSole BiancoPosidoniasviluppo sostenibileWorldriseZeroCo2
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