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Scuola: che succede? Le proposte dei Presidi

by Eduardo Lubrano
11 Gennaio 2022
in Giornalismi, Primo Piano
scuola

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Lunedì 10 gennaio c’è stata un’importante conferenza stampa del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sugli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo. Fra gli argomenti affrontati dal premier, la scuola.

“La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata – ha detto Draghi. “Grazie al ministro, gli insegnanti, i genitori, per gli sforzi di oggi e delle prossime settimane e mesi. Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza“.

Il premier ha sottolineato che “ci sono anche motivazioni di ordine pratico: ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all’anno scorso e non ci sono i motivi per farlo“.

Sempre ieri, lunedì 10 gennaio c’è stato l’incontro fra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ed il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi, Antonello Giannelli, con il quale Impakter Italia aveva parlato qualche tempo fa.Ecco cosa ha detto quest’ultimo dopo aver visto il Ministro. Presidente dell’ANP Antonello Giannelli con il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.

“Ho rappresentato al Ministro le enormi difficoltà che i dirigenti stanno affrontando quotidianamente, da ormai due anni, pur di garantire la regolarità del servizio. Ho inoltre posto alla sua attenzione i principali problemi relativi alla ripresa delle lezioni in presenza nonché varie tematiche inerenti la legge di bilancio. Tra le questioni più urgenti ho sottolineato l’esigenza di dotare le scuole di una funzionalità SIDI* che consenta di individuare con tempestività lo stato vaccinale degli alunni, la necessità di dotare di mascherine FFP2 tutti gli alunni e tutti i dipendenti e l’opportunità di includere le parafarmacie tra i soggetti abilitati all’esecuzione dei test di rilevazione del Covid. Il confronto si è svolto in un clima franco e cordiale e ho apprezzato la disponibilità del Ministro ad ascoltare le nostre proposte e a discuterne in sede di Governo”. *Il SIDI (Sistema Informativo Dell’Istruzione) è un’area riservata in cui sono disponibili le applicazioni (e relative comunicazioni) per le segreterie scolastiche e gli uffici dell’Amministrazione centrale e periferica che hanno il compito di acquisire, verificare e gestire i dati che il sistema informativo raccoglie ed elabora.

scuola
@pixabay

Le regole per andare a scuola

NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA. Da 0 ai 6 anni, con “un caso di positività“, si sospende l’attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.

ELEMENTARI – Con “un solo caso di positività nella classe“, gli alunni restano in presenza ma “si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri“. In questo caso è prevista la “sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni“.

MEDIE E SUPERIORI – Alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 almeno per 10 giorni, ma “si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri“. Dai due positivi in classe in poi “le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale“. Gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare). Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l’obbligo di indossare FFP2 per almeno 10 giorni.

Anche in questo caso “si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri”. La misura sanitaria è “l’auto-sorveglianza“. In questo caso il Miur precisa che “alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall’alunno interessato” e che “l’istituzione scolastica, per effetto dell’intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso“. Sempre alle medie e alle superiori con almeno 3 casi di positività in classe è sospesa l’attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni.

Tags: Antonello GiannelliAssociazione Nazionale PresidiCovidMario Draghiscuolasviluppo sostenibile
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