Una start up sulle tecnologie di allevamento di precisione. Con lo scopo di coniugare produttività e sostenibilità, in un mix di innovazione tecnologica e tradizione produttiva. Nasce con questa stella polare Teramo Regrowth. Da poco meno di due anni, Pierfrancesco Di Giuseppe, imprenditore agricolo e ingegnere ambientale, e Michael Odintsov-Vainstrub, veterinario con dottorando a seguire nel programma europeo EIT Food Global Food Venture, hanno fondato l’attività che mira a rafforzare un concept innovativo e controtendenza, destinato alla decentralizzazione. Una risposta decisa al modello ‘verticale’, fortemente radicato ormai da anni nell’economia generale, e che si rivolge ai prodotti e ai servizi per la produzione intensiva e alla Grande distribuzione organizzata.
Per questo, l’azienda italiana si propone come punto di riferimento e a sostegno dei piccoli agricoltori che vivono in aree marginalizzate. Un progetto, dunque, che vuole scardinare l’ipercrescita aziendale e punta a un programma di problem solving per gli agricoltori e gli allevatori di realtà a dimensione ridotta. Tradotto, Regrowth è un ecosistema di prodotti e servizi destinato alla decentralizzazione della produzione e dei servizi in agricoltura. E quindi, risolvere le criticità quotidiane dei coltivatori, ridimensionando, anche in termini economici, la tecnologia per renderla realmente accessibile.
La decentralizzazione come mission della start up Regrowth
L’obiettivo è promuovere una produzione di intensificazione, purché sia sostenibile ovvero a beneficio dell’ambiente e del tessuto sociale. In poche parole, un’agricoltura decentralizzata, ad alto rendimento, ma nel segno del basso impatto ambientale. E supportata da nuove tecnologie e da un ecosistema studiato, fatto di prodotti, tecniche e servizi sorretti dai fondamentali della sostenibilità e della scalabilità.
In pratica, Regrowth attua l’integrazione di tecniche di agricoltura rigenerativa che permettono l’introduzione di prodotti agricoli ad alto valore nutrizionale, ambientale e di benessere animale e progetta sistemi di produzione olistica e dell’agroecologia. Il risultato? La creazione di una virtuosa rete sociale e di supporto tra imprenditori agricoli, fornitori di servizi e consumatori finali, offre sviluppo di tecnologie scalabili hardware e software con l’agricoltura 4.0 (agricoltura di precisione) nel settore delle piccole imprese agricole e integra risultati di sviluppo derivanti da enti di ricerca, NGOs e altre aziende.
È il L.E.A.F. il premio di Legambiente del progetto lanciato da REgrowth
Intanto, lo scorso anno, Regrowth è rientrata tra i vincitori nella categoria Agricoltura e Filiere Agro-alimentari con il progetto L.E.A.F. – Live Environmental Animal Feedback. Si tratta di un riconoscimento nazionale assegnato da Legambiente Innovazione e Groupama “Innovazione amica dell’ambiente”. L’iniziativa premia le aziende che operano sul tessuto nazionale secondo principi di buone pratiche ambientali e di sviluppo. Il piano di lavoro si rivolge specialmente alle esigenze pratiche ed economiche di piccole realtà, come agricoltori e allevatori, che spesso vivono e lavorano in zone isolate.
Per questo motivo, è fondamentale l’acquisizione di nuove tecnologiche per agevolare l’implementazione di processi rigenerativi del territorio. Quindi a tutela del benessere animale con l’applicazione di sistemi modulari e che registrano, costantemente, i dati del benessere animale negli allevamenti di tipo estensivo. Con un tag elettronico e con dei sensori sensori posizionati in punti strategici sul campo o in stalla, per le specie ruminanti, e è possibile profilare individualmente l’attività quotidiana dell’animale. Un modo per tenere costanti e aggiornati i dati necessari ai piccoli allevatori utili ad accedere alle tecnologie che agevolano l’implementazione dei principi agroecologici.