Omicron è la variante del virus che da circa due anni sta mettendo in crisi il mondo e le conoscenze scientifiche dei medici, esperti, scienziati e via dicendo, alle prese con una malattia senza precedenti. Un pò alla volta le risposte della scienza ci hanno aiutato perlomeno a combattere il Covid e grazie ai vaccini la maggior parte della popolazione – non solo italiana – corre meno rischi. Siamo sempre lì o lo leggerete anche in questo post: essere informati su cosa ci circonda e ci accade ed essere educati ad ascoltare le persone serie non i saltimbanchi di turno che pur non avendo alcuna base scientifica o medica dispensano terapie ed invocano libertà.
L’ultima mutazione, ancora in atto per altro, chiamata Omicron, ci ha messo molta paura per la sua capacità di attaccare velocemente l’apparato respiratorio superiore anche se non riesce ad arrivare con forza ai polmoni. Guido Silvestri, virologo, professore alla Emory University di Atlanta in Georgia,(Usa) sulla questione ha detto parecchie cose. A Repubblica giorni fa per esempio :”La più grande fesseria che potremmo fare è pensare che il Covid sia andato via, perché con l’estate calano i casi nei Paesi occidentali, si riapre la società, e la gente smette di vaccinarsi. Poi a ottobre o novembre arriva una variante più brutta, magari dalla Thailandia, Madagascar o Argentina, e siamo tutti scoperti. E’ fondamentale far arrivare i vaccini in tutto il mondo e vaccinare i bambini, perché i gruppi scoperti sono i No Vax e i ragazzini”.
Il professor Silvestri ha una sua rubrica su Facebook che si chiama “Pillole di ottimismo” nella quale interviene solo per esprimere la sua opinione di esperto quando ritiene che qualcuno, medici, giornalisti, opinion leader, abbiano passato il segno o stiano mettendo in giro allarmi ingiustificati nel bene o nel male.

Lo sfogo e le previsioni di Silvestri
“Va bene essere scettici sull’affermazione (fatta sulla base di osservazioni clinico-laboratoristiche) secondo cui Covid-19 sta diventando più lieve. E va bene discutere sulle interpretazioni del fenomeno: attenuazione del virus (al momento solo sospettata e difficile da provare in tempi brevi), infezioni da carica infettiva minore (stagionalità? social distancing?), miglior gestione, o altro. Dico solo, da vecchio medico, che fa un po’ sorridere vedere tanta sicumera da gente che in vita sua non ha mai visto un malato di Covid-19, né ha mai passato una giornata in un laboratorio clinico.
Quando parlo di ottimismo che viene dalla conoscenza, a volte mi riferisco anche a notizie molto incoraggianti che non posso discutere perché ne vengo a conoscenza in anteprima dagli autori degli studi, o perché servo da reviewer per giornali come Science, Nature o Cell. Per cui se dico che c’è roba grossa in arrivo su un certo argomento, magari credetemi un po’ anche sulla fiducia, invece di ascoltare personaggini social”,
Poi, tornando all’intervista di Repubblica, Silvestri parla del futuro:”Il rischio più grosso è che scappi fuori una variante che mantenga l’aggressività infettiva di Omicron, ma riacquisti anche la capacità di Delta di danneggiare il polmone. Spero non succeda mai, però dobbiamo esser preparati. E il modo migliore è insistere con i vaccini. Secondo me non servono le chiusure. Abbiamo gli strumenti medici per controllare il virus, a patto di convincere tutti ad usarli,