La lotta al mercurio per tutelare la nostra salute. Perché da quell’elemento chimico provengono rischi molto forti per il nostro organismo, oltre che la tenuta dell’ecosistema. Lo possiamo ingerire alimentandoci, specie con il pesce, o utilizzando prodotti per la bellezza. E in passato lo abbiamo introdotto nelle nostre bocche, attraverso l’amalgama dentale. Con questo intento, l’Unep, l’organizzazione delle Nazioni Unite per la protezione dell’Ambiente, ha avviato una campagna di informazione, su scala globale, per rendere più consapevole l’opinione pubblica.
L’eccessiva esposizione può infatti provocare vari disturbi, da “semplici” mal di testa o nausea, all’insorgenza di patologie gravi come il tumore. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), due gruppi di persone sono particolarmente a rischio: i bambini non ancora nati, le cui madri hanno alti livelli di mercurio nel sangue, e quelli che sono regolarmente esposti all’agente, come i pescatori. Ma non solo.
L’alimentazione è un mezzo con cui si può immettere mercurio nel corpi. I frutti di mare sono la principale fonte di proteine per oltre tre miliardi di persone in tutto il mondo. Poiché l’elemento chimico si “accumula” nella catena alimentare, i pesci più grandi come lo squalo, il pesce spada, il tonno e il marlin tendono ad essere particolarmente ricchi di mercurio. Le persone che consumano quantità molto elevate di frutti di mare corrono il rischio di ingerirne una grande quantità.
Cosmetici: occhio all’acquisto
Un altro pericolo è rappresentato dai prodotti cosmetici. Il mercurio si trova anche nei prodotti di bellezza, in particolare nelle creme, ma anche nei prodotti per il trucco e la pulizia degli occhi. Certo, molti Paesi hanno introdotto delle normative stringenti lo vietano dai cosmetici. Ma tanto altri devono ancora farlo e questi tipi di prodotti sono facilmente reperibili online. In questo caso, lo strumento di sicurezza è quello dell’acquisto consapevole.
Più nello specifico, poi, il mercurio grava come una minaccia sulla salute dei lavoratori delle miniere. “L’avvelenamento da mercurio rappresenta anche una minaccia seria e diretta per la salute dei 12-15 milioni di persone che lavorano nel settore in tutto il mondo”, spiega l’Unep. Ma c’è un ulteriore effetto. Le miniere artigianali e su piccola scala hanno emesso nell’aria circa 800 tonnellate di mercurio, circa il 38% del totale globale, e hanno anche rilasciato circa 1.200 tonnellate di mercurio nella terra e nell’acqua. La riduzione delle fonti fossili è importante, poi, anche su questo punto. La combustione del carbone non solo contribuisce all’inquinamento atmosferico e alla crisi climatica, ma è anche una delle principali fonti di emissioni di mercurio di origine antropica.
Il mercurio nell’amalgama dentale
Il mercurio si è molto diffuso ogni volta che siamo andati dai dentisti. Per più di cento anni, il mercurio è stato uno degli ingredienti primari dell’amalgama dentale, la miscela usata per riempire le cavità dei denti dei loro pazienti. Ma “mentre l’amalgama rappresenta probabilmente solo una minima minaccia per la salute di coloro che ce l’hanno, l’uso nell’amalgama contribuisce anche a un graduale accumulo dell’elemento tossico nel nostro ambiente”, rilevano dalle Nazioni Unite. Un motivo in più per rinunciarci.