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Medicina ambientale: ecco come la conoscenza salva la vita

by Stefano Iannaccone
16 Luglio 2020
in 2030, Ambiente, Primo Piano, Salute, Scienza
Medicina ambientale

Foto di Darko Stojanovic da Pixabay

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La formazione come strumento di prevenzione della salute. Con un approccio multidisciplinare alla tutela dell’ambiente, coinvolgendo figure di varia estrazione culturale. E quindi non per forza appartenenti al mondo sanitario. Il primo Master in Medicina ambientale nasce con grandi ambizioni e la volontà di unire le conoscenze mediche con quelle dei laureati in discipline scientifiche, ingegneristiche, statistiche, economiche, giuridiche e umanistiche.

Del resto la pandemia di Covid-19 ha insegnato che i fattori ambientali sono decisivi per la nascita di nuovi virus e quindi di malattie sconosciute. Tanto che qualcuno ha ipotizzato un legame con l’emergenza climatica in atto. Per questo motivo occorre legare i vari saperi. Il progetto del Master è nato grazie alla collaborazione di due realtà: la Società italiana di medicina ambientale (Sma) e l’Università degli Studi Niccolò Cusano Società Italiana. Con un faro: l’attenzione agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Onu.

Salute e ambiente: come scoprire i fattori di rischio

“La medicina ambientale ha il compito di identificare e studiare i fattori di rischio ambientali per la salute umana in chiave preventiva, ricercando soluzioni proprio nell’ambiente e attuando protocolli di intervento specifici e interdisciplinari”, spiega Alessandro Miani, presidente Sima, inquadrando la questione. Per questo c’è la necessità di “una visione interdisciplinare delle conoscenze e dei saperi che mira a definire i determinanti ambientali della salute umana in funzione della prevenzione primaria di numerose malattie o condizioni che possono riconoscere cause o concause negli ambienti di vita o di lavoro”, aggiunge.

Alessandro Miani, presidente Sima

L’ambiente, infatti, può impattare sulla nostra salute in maniera pesante. “Questo accade perché l’uomo ha un impatto drastico sulla natura: disboscamento, scarichi industriali, uso indiscriminato di pesticidi”, conclude sulla vicenda Miani.

Il Master in Medicina Ambientale

Ma come si svolgerà il Master? L’idea è quella di privilegiare una conoscenza diffusa, senza steccati. Per questo motivo, dall’1 agosto, sarà possibile seguire le lezioni su una piattaforma online dedicata, 24 ore su 24. Lo studente potrà aver accesso a tutto quello che serve: lezioni video, materiale didattico e test di verifica predisposti dal docente. Il Master prevede anche seminari in presenza. Al centro degli incontri saranno posti alcuni case studies di attualità, presentando problematiche e possibili soluzioni basate sull’innovazione tecnologica e la sostenibilità.

“Il Master in Medicina Ambientale che ha un duplice obiettivo”, commenta Fabio Fortuna, Rettore dell’Università degli Studi Niccolò Cusano. Che spiega nel dettaglio: “Da una parte si possono formare professionisti in grado di identificare e valutare problematiche di salute correlate all’esposizione ambientale, dall’altra, si forniscono conoscenze adeguate sull’approccio OneHealth, adottato a livello europeo e internazionale, che individua un legame indissolubile tra salute umana, benessere animale e salubrità dell’ambiente e degli ecosistemi”.

Foto di Free-Photos da Pixabay

La tutela della salute con la conoscenza

Dunque, l’attenzione alla materia è uno strumento di prevenzione, connesso alla conoscenza. Prisco Piscitelli, epidemiologo e vicepresidente Sima, ribadisce in tal senso: “Occuparsi di Medicina Ambientale vuol dire puntare a minimizzare le esposizioni a fattori già noti o presunti, che possono essere alla base di malattie respiratorie, allergie, manifestazioni cutanee, malformazioni fetali, disturbi del neurosviluppo, malattie cardiovascolari e tumori.

Medicina Ambientale significa tutela della salute pubblica, in particolare dei soggetti più fragili come nascituri, bambini e anziani o anche economicamente più svantaggiati”.

Tags: climaCoronavirusCovid 19emergenza climaticamedicina ambientaleonusviluppo sostenibile
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