Impakter Italia
No Result
View All Result
Impakter Italia
No Result
View All Result
Home 2030

Lo sciopero degli studenti afghani: vogliono le donne a scuola

by Stefano Iannaccone
20 Ottobre 2021
in 2030, Mondo, Primo Piano
Afghanistan donne scuola

Foto di Amber Clay da Pixabay

Share on FacebookShare on Twitter

Nell’Afghanistan dimenticato, tornato sotto il regime talebano, c’è uno sciopero di studenti che conferma l’impegno sul fronte dei diritti: l’istruzione deve essere per tutti. Tanti ragazzi, infatti, stanno disertando la scuola come atto di solidarietà nei confronti delle loro compagne di classe, che non possono tornare tra i banchi. “È passato un mese dall’annuncio della riapertura delle scuole secondarie solo per i ragazzi. Ieri, le autorità di fatto in Afghanistan hanno affermato che le ragazze potranno presto tornare a scuola e all’Università, ma non hanno confermato quando ciò accadrà”, racconta l’organizzazione non governativa, Save The Children, che sta seguendo centinaia di giovani in Afghanistan. A questo si aggiunge un ulteriore problema: lo stop ai finanziamenti della Banca mondiale al governo di Kabul ha lasciato gli insegnanti senza uno stipendio. Una questione da affrontare sul piano politico internazionale.

La storia di Sayed (nome di fantasia) è significativa. A 13 anni vuole studiare per diventare un ingegnere. Potrebbe portare aventi la propria formazione, senza alcun problema trattandosi di un ragazzo. Eppure ha preferito lasciare momentaneamente la scuola: resterà a casa fino a quando sua sorella non sarà in grado di tornare in classe. “So che sei triste perché le scuole sono chiuse. So che volevi diventare un medico, ma ora cuci a casa tua. Quindi ho deciso che fino all’apertura delle scuole femminili, non andrò a scuola e non avrò nemmeno desideri per il mio futuro”, ha scritto Sayed in una lettera indirizzata alla sorella.

Afghanistan bambini
Foto di WikiImages da Pixabay

Le rassicurazioni dei talebani

“In tutto l’Afghanistan, ragazzi come Sayed stanno saltando le lezioni in solidarietà con le loro compagne di classe, a cui non è ancora stato permesso di tornare alle scuole secondarie”, riferiscono da Save The Children. “Vogliamo che ogni bambino sia a scuola, ma l’incredibile determinazione di questi ragazzi è un importante promemoria che quando le ragazze sono trattenute, siamo tutti trattenuti”, dice Hassan Noor, direttore regionale per l’Asia di Save the Children, annunciando uno sforzo sulla questione.

Certo, i talebani continuano a dire che non ci sarà problemi per le donne che vogliono studiare. Alle parole, però, non seguono i fatti. “Accogliamo con favore le assicurazioni fornite ieri dalle autorità di fatto afghane sul ritorno presto in classe delle ragazze – sottolinea Noor – ma questo impegno deve ora essere attuato con urgenza. Senza accesso alla scuola, le ragazze in Afghanistan affrontano un futuro incredibilmente incerto. La mancata frequentazione avrà un impatto permanente sulla loro salute, prosperità e sicurezza”. 

Scuola, il regresso dopo i miglioramenti

Bambini Afghanistan scuola
Foto di Amber Clay da Pixabay

I timori riguardano ovviamente le dirette interessate, quelle ragazze che vorrebbero proseguire gli studi, come avveniva nel loro Paese prima del ritorno al potere dei talebani, in un quadro peraltro già difficile. Il sistema educativo afghano era l’ottavo considerato più a rischio. I dati, raccolti prima della crisi politica, indicavano che 3 milioni e 700mila minori erano fuori dal sistema scolastico. E circa il 60% erano proprio ragazze. E dire che dal 2001, anno della caduta del regime talebano, c’è stato un sensibile miglioramento. Nel 2001 gli studenti iscritti a scuola erano infatti solo 900mila, tutti maschi, nel 2020 erano aumentati a 9,5 milioni, il 39% dei quali ragazze. “Sono molto preoccupata e penso alla brutta situazione in cui mi troverò in futuro. Se non vado a scuola, nessuno dei miei sogni si avvererà. Sarò una persona inutile per tutta la vita e in futuro non potrò nemmeno aiutare i miei figli”, ha detto a Save the Children Afri, una ragazzina di 12 anni di Faryab.

C’è un tema di diritti civili, di rispetto della parità di genere: un tema molto complicato in Afghanistan. Il nodo, tuttavia, riguarda anche lo sviluppo sostenibile del Paese. “Senza una forza lavoro femminile istruita, l’Afghanistan non vedrà la crescita economica di cui ha bisogno per andare oltre la sua dipendenza dagli aiuti. Insomma, senza futuro per le ragazze non c’è futuro per l’Afghanistan”, evidenzia Hassan Noor.

Tags: AfghanistanistruzioneSave The Childrensviluppo sostenibiletalebani
Previous Post

La Madonna dei Bisognosi

Next Post

Fresagrandinaria, il borgo “nato sulla roccia”

Stefano Iannaccone

Related Posts

energia
Ambiente

Energia: meglio il fotovoltaico o i pannelli solari?

29 Luglio 2022
acqua
Acqua

Siamo il paese con più acqua in Europa eppure…

28 Luglio 2022
animali
Ambiente

Animali: curiamoli meglio ed avremo meno gas serra

27 Luglio 2022
Next Post
Fresagrandinaria, il borgo “nato sulla roccia”

Fresagrandinaria, il borgo "nato sulla roccia"

Latest Posts

energia

Energia: meglio il fotovoltaico o i pannelli solari?

29 Luglio 2022
acqua

Siamo il paese con più acqua in Europa eppure…

28 Luglio 2022
animali

Animali: curiamoli meglio ed avremo meno gas serra

27 Luglio 2022
cambiamenti climatici

L’Italia non ha ancora un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici

26 Luglio 2022

Impakter informs you through the eco news site and empowers your sustainable lifestyle with its eco products marketplace.

Visit here IMPAKTER ECO for your eco products needs.

Registered Office Address

32 Lots Road, London
SW10 0QJ, United Kingdom


IMPAKTER Limited

Company number: 10806931

Impakter is a publication that is identified by the following International Standard Serial Number (ISSN) is the following 2515-9569 (Printed) and 2515-9577 (online – Website).


Office Hours - Monday to Friday

9.30am - 5.00pm CEST


Email

stories [at] impakter.com

Cos’è Impakter Italia.

Un magazine dedicato allo sviluppo sostenibile, con approfondimenti su start up innovative. Impakter Italia è una nuova piattaforma web. Ci occuperemo prevalentemente di sostenibilità, secondo le indicazioni dei 17 punti del UN Sustainable Development Goals, salvaguardia dei beni culturali, politica, esteri
Direttore: Luca Ajroldi

© 2022 IMPAKTER. All rights reserved.

No Result
View All Result
Impakter.com uses cookies to enhance your experience when visiting the website and to serve you with advertisements that might interest you. By continuing to use this site, you agree to our use of cookies. Visit our Privacy and Cookie Policy.