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Home 2030 Ambiente

Le donne che salveranno il pianeta

by Eduardo Lubrano
9 Dicembre 2021
in Ambiente, Primo Piano, Scienza, Storie
donne

@UNEP

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Le donne salveranno il pianeta. Proprio loro che ogni giorno in ogni angolo del mondo – compresa l’Italia – subiscono violenze ed insulti di ogni tipo e tutti senza una ragione, sono le protagoniste dell’edizione 2021 dl Premio dell’ONU “Champions of the Earth” che in una traduzione italiana letterale ma che non rende appieno la portata del significato, vuole dire “Campioni della Terra”. Il premio rappresenta il riconoscimento più importante delle Nazioni Unite in tema ambientale e viene assegnato dell’UNEP, l’agenzia ONU per la protezione dell’ambiente.

Quest’anno sono state insignite del prestigioso alloro il primo ministro delle Barbados, una scienziata, un gruppo di donne indigene e un imprenditrice. Sono state scelte per il loro impatto e la loro leadership nel promuovere azioni coraggiose a favore delle persone e del pianeta.

“Queste campionesse della Terra ispirano, difendono, mobilitano e agiscono per affrontare le più grandi sfide ambientali del nostro tempo, compresa la protezione e il ripristino degli ecosistemi”, ha scritto l’UNEP in un comunicato. Nel 2021 sono state quattro le categorie del premio: Ispirazione e azione, Leadership politica, Visione imprenditoriale e Scienza e innovazione e mai come quest’anno si è registrato un numero record di candidature.

donne
Mia Amior Bottley @UNEP/Kyle Babb

Ritratto delle vincitrici

Il primo ministro Mia Mottley delle Barbados è stata premiata nella categoria Policy Leadership per la sua “voce potente” per un mondo sostenibile proveniente dal sud del mondo, che ha costantemente lanciato l’allarme sulla vulnerabilità dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo.

L’UNEP chiama il primo ministro “una forza trainante” per l’azione climatica nella regione dell’America Latina e dei Caraibi, la prima regione a concordare il piano d’azione per il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi. Sotto la sua guida, Barbados ha adottato ambiziosi obiettivi di energia rinnovabile, impegnandosi a liberare il settore dell’elettricità e dei trasporti dai combustibili fossili entro il 2030. Allo stesso tempo, il paese sta implementando numerosi progetti di conservazione e restauro, dalle foreste, attraverso le città, alla costa e all’oceano. È anche co-presidente del One Health Global Leaders’ Group sulla resistenza antimicrobica.

Le Sea Women of Melanesia, dalla Papua Nuova Guinea e dalle Isole Salomone, sono state premiate nella categoria Ispirazione e Azione. Il gruppo addestra le donne locali a monitorare e valutare l’impatto dello sbiancamento diffuso dei coralli su alcune delle barriere coralline più a rischio del mondo utilizzando la scienza e la tecnologia marina.

Gladys Kalema-Zikusoka, dall’Uganda, è stata premiata nella categoria Scienza e Innovazione. È stata la prima veterinaria della fauna selvatica dell’Uganda Wildlife Authority ed è un’autorità mondiale riconosciuta sui primati e le malattie zoonotiche (infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo, ad esempio attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti). Come CEO e fondatrice di Conservation Through Public Health (CTPH), guida l’attuazione di tre programmi strategici integrati.

Infine, Maria Kolesnikova, dalla Repubblica del Kirghizistan, è stata premiata nella categoria Entrepreneurial Vision. È un’attivista ambientale, sostenitrice dei giovani e capo di MoveGreen, un’organizzazione che lavora per monitorare e migliorare la qualità dell’aria in Asia centrale. Sotto la signora Kolesnikova, l’organizzazione ha sviluppato un’applicazione chiamata AQ.kg, che raccoglie dati, ogni 20 minuti dalle due più grandi città kirghise, Bishkek e Osh, sulla concentrazione di inquinanti nell’aria, tra cui PM2.5, e PM10 e biossido di azoto.

 

Tags: Champions of the Earthdonneonupremiosviluppo sostenibileUnep
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