Impakter Italia
No Result
View All Result
Impakter Italia
No Result
View All Result
Home Europa

La salute mentale non è considerata una priorità: l’allarme dell’Oms

by Stefano Iannaccone
11 Ottobre 2021
in Europa, Politica, Primo Piano, Salute, Scienza
Salute mentale

Foto di Wokandapix da Pixabay

Share on FacebookShare on Twitter

La salute mentale è ancora un tabù, ignorato dai governi. Tanto che gli obiettivi fissati negli anni scorsi sono stati largamente disattesi. Poco più della metà dei Paesi ha perseguito politiche in tale senso e l’asticella era fissata molto più in alto, all’80%. La conferma arriva dal nuovo Atlante della salute mentale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo studio denuncia il “fallimento mondiale nel fornire alle persone i servizi di cui hanno bisogno, in un momento in cui la pandemia di Covid sta evidenziando una crescente necessità di supporto per la salute mentale”.

“È estremamente preoccupante che, nonostante l’evidente e crescente necessità di servizi per la salute mentale, che è diventata ancora più acuta durante la pandemia di Covid-19, le buone intenzioni non vengano soddisfatte con gli investimenti”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Dobbiamo prestare attenzione – aggiunge il numero uno dell’Oms – e agire su questo campanello d’allarme e accelerare drasticamente l’aumento degli investimenti”. 

Salute mentale, i numeri del fallimento politico

Salute mentale no stigma
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

I numeri sono emblematici. “Nel 2020 solo il 51% dei 194 Stati membri dell’Oms ha riferito che la propria politica o piano per la salute mentale era in linea con gli strumenti internazionali e regionali sui diritti umani”. Un dato che va molto al di sotto dell’obiettivo dell’80%. E solo il 52% dei paesi ha raggiunto l’obiettivo relativo ai programmi di promozione e prevenzione, anch’esso ben al di sotto dell’obiettivo dell’80%. “L’unico obiettivo raggiunto per il 2020 era una riduzione del tasso di suicidi del 10%, ma anche allora, solo 35 paesi hanno affermato di avere una strategia, una politica o un piano di prevenzione a sé stanti”, spiegano dall’Oms. 

D’altra parte, “sono stati evidenti progressi costanti nell’adozione di politiche, piani e leggi sulla salute mentale, nonché nel miglioramento della capacità di riferire su una serie di indicatori chiave della salute mentale”, spiegano l’Organizzazione. Di contro “la percentuale dei budget sanitari del governo spesi è cambiata poco negli ultimi anni, oscillando ancora intorno al 2%”. E ancora: “Anche quando le politiche dei piani includevano stime delle risorse umane e finanziarie richieste, solo il 39% dei paesi ha indicato che le risorse umane necessarie erano state stanziate e il 34% che erano state fornite le risorse finanziarie richieste”.

L’appello dell’Oms

The world has failed to provide people with the #MentalHealth services they need: new Mental Health Atlas
Read more➡️https://t.co/J0uKvKWZ46 pic.twitter.com/0wKx6JTV2F

— World Health Organization (WHO) (@WHO) October 8, 2021

In questo senso la richiesta è chiara: serve un cambio di passo. “Sono necessari investimenti nei dati sulla salute mentale e nel rafforzamento dei servizi in modo che i paesi possano ricostruire meglio dopo il Covid-19”, ha affermato Tarun Dua, capo dell’unità dell’Oms, Dipartimento di salute mentale e uso di sostanze, al rilascio del rapporto a Ginevra. Fahmy Hanna, altro esperto in materia dell’Oms, ha aggiunto: “Il Covid-19 ci ha fornito una nuova opportunità per riflettere sui servizi, sulla loro distribuzione equa e sui programmi di prevenzione, quindi è un’opportunità per ricostruire meglio”. “La perdita di produttività – ha concluso – costa un trilione di dollari l’anno, quindi dovremmo investire, poiché per ogni dollaro investito il ritorno è di cinque dollari”.

Tags: salutesalute mentalesostenibilitàsviluppo sostenibile
Previous Post

Adolescenti e bambini: quando il vaccino anti Covid?

Next Post

Spiagge al petrolio nel paradiso dei surfisti

Stefano Iannaccone

Related Posts

energia
Ambiente

Energia: meglio il fotovoltaico o i pannelli solari?

29 Luglio 2022
acqua
Acqua

Siamo il paese con più acqua in Europa eppure…

28 Luglio 2022
animali
Ambiente

Animali: curiamoli meglio ed avremo meno gas serra

27 Luglio 2022
Next Post
Spiagge al petrolio nel paradiso dei surfisti

Spiagge al petrolio nel paradiso dei surfisti

Latest Posts

energia

Energia: meglio il fotovoltaico o i pannelli solari?

29 Luglio 2022
acqua

Siamo il paese con più acqua in Europa eppure…

28 Luglio 2022
animali

Animali: curiamoli meglio ed avremo meno gas serra

27 Luglio 2022
cambiamenti climatici

L’Italia non ha ancora un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici

26 Luglio 2022

Impakter informs you through the eco news site and empowers your sustainable lifestyle with its eco products marketplace.

Visit here IMPAKTER ECO for your eco products needs.

Registered Office Address

32 Lots Road, London
SW10 0QJ, United Kingdom


IMPAKTER Limited

Company number: 10806931

Impakter is a publication that is identified by the following International Standard Serial Number (ISSN) is the following 2515-9569 (Printed) and 2515-9577 (online – Website).


Office Hours - Monday to Friday

9.30am - 5.00pm CEST


Email

stories [at] impakter.com

Cos’è Impakter Italia.

Un magazine dedicato allo sviluppo sostenibile, con approfondimenti su start up innovative. Impakter Italia è una nuova piattaforma web. Ci occuperemo prevalentemente di sostenibilità, secondo le indicazioni dei 17 punti del UN Sustainable Development Goals, salvaguardia dei beni culturali, politica, esteri
Direttore: Luca Ajroldi

© 2022 IMPAKTER. All rights reserved.

No Result
View All Result
Impakter.com uses cookies to enhance your experience when visiting the website and to serve you with advertisements that might interest you. By continuing to use this site, you agree to our use of cookies. Visit our Privacy and Cookie Policy.