Il Parco Nazionale della Maiella è diventato Geopark mondiale dell’Unesco con il nome di ‘Majella Geopark’. Luciano Di Martino è il Direttore del Parco che ha così commentato la notizia di qualche settimana fa : “Il Parco Nazionale della Maiella è stato inserito nel Global Geopark Network, dopo circa cinque anni dall’inizio dell’iter di candidatura: un lungo percorso in cui l’Ente ha avviato sicuramente un grande processo di connessione con tutti gli attori locali, e che porterà a scoprire le bellezze naturali e culturali dei sistemi carsici nell’ottica delle attività turistiche sostenibili all’interno dell’area protetta. Ciò è stato possibile grazie alla dedizione ed alla professionalità di tutti i tecnici dell’Ente coinvolti in sinergia con i geologi professionisti, e coordinati grazie all’impegno della funzionaria geologa Elena Liberatoscioli”.
Una bella notizia per il nostro Paese e per noi di Impakter Italia che abbiamo fatto della conoscenza e riscoperta delle nostre bellezze naturali, storiche, architettoniche, culturali e quant’altro, un cavallo sui cui viaggiare. A maggior ragione adesso che è necessario far ripartire l’economia scegliendo – come dice uno spot pubblicitario – di fare le vacanze in Italia.
Il Parco che si sviluppa tra le province di L’Aquila, Pescara e Chieti in Abruzzo, si estende per 740 km quadrati ed ha un territorio caratterizzato da gole, fiumi, laghi perenni che assicurano il sostentamento della fauna locale ed offrono uno spettacolo tra i più suggestivi della nostra penisola dal punto di vista naturalistico.
Il riconoscimento si deve all’elevata geodiversità del territorio in termini di siti geologici che il Geoparco Maiella può vantare: 95 di cui almeno 22 di valore internazionale. Tra i più rilevanti troviamo il Capo di Fiume nel Comune di Palena ed il Museo Geopaleontologico Alto Aventino. Perchè per essere un Geoparco dell’Unesco è necessario che il territorio possieda un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Deve avere confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Un Geoparco deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo. La maggior parte dei siti presenti nel territorio di un Geoparco deve appartenere al patrimonio geologico, ma il loro interesse può anche essere archeologico, naturalistico, storico o culturale.
Un polmone verde ricco di storia
Si tratta di un riconoscimento davvero importante per il territorio e per la Regione Abruzzo, che andrà ad incrementare lo sviluppo sostenibile delle comunità locali e che rappresenterà per per il Geoparco l’occasione di collaborare con oltre 160 territori riconosciuti in tutto il mondo.
Alti rilievi in prossimità del mare, valli, cascate e grotte: il Geoparco è caratterizzato da una varietà di microclimi e da una elevata biodiversità che lo rendono meta ideale per escursionisti e sportivi che possono contare su numerosi sentieri tematici, storico- naturalistici, per famiglie e percorsi per mountain bike.
Alle meraviglie naturali si alternano suggestivi borghi ed eremi come il borgo medievale di Caramanico inserito nel circuito de I borghi più belli d’Italia e celebre sito termale o l’Eremo di San Bartolomeo uno dei più affascinanti d’Abruzzo, mimetizzato all’interno di una balconata naturale nel vallone omonimo.
Sulmona già nota a livello internazionale per i suoi confetti, vanta una storia antichissima ed un centro storico ricco di splendidi palazzi Barocchi come Palazzo Mazzara, un acquedotto medievale ed il Museo Pelino dell’Arte e della Tecnologia Confettiera.
Un territorio ricco e prezioso di risorse che merita di essere preservato e che può considerarsi uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio.