Ucraina: crimini di guerra e criminali di guerra: si fa presto a dirlo. Poi al di là di quello che si sente nei talk show televisivi, con gente che urla ad un metro dalla telecamera o che spaccia una conoscenza del diritto internazionale che non ha perchè tra l’altro, è materia della quale pochissimi sanno e al di là dell’emozione che prende tutti noi davanti a certe scene, bisogna dimostrarlo con prove inoppugnabili.
In questo post qualche giorno fa abbiamo descritto come la questione del diritto e dell’istruzione di un processo per esempio contro Putin o la Russia fosse argomento molto difficile da affrontare. Ieri la Corte penale internazionale ha fatto un primo passo inviando in Ucraina una squadra di 42 membri per indagare sui presunti crimini di guerra dopo l’invasione russa, in quello che è stato definito il più grande dispiegamento di questo tipo nella sua storia. La notizia la racconta sul Kiyv Post, Veronika Strashko che scrive:” La squadra comprende investigatori, esperti forensi e personale di supporto e lavorerà con le autorità ucraine, ha dichiarato Khamir Khan, procuratore capo della CPI con sede all’Aia. Questo rappresenta il più grande dispiegamento sul campo mai effettuato dal mio ufficio dalla sua istituzione”, ha dichiarato Khan in un comunicato. La CPI è stata istituita nel 2002 per indagare sui peggiori crimini del mondo.
La squadra “porterà avanti le nostre indagini sui crimini che rientrano nella giurisdizione della Corte penale internazionale e fornirà supporto alle autorità nazionali ucraine”, ha aggiunto. Khan ha ringraziato i Paesi Bassi, dove ha sede la Corte, per aver inviato un “numero significativo di esperti nazionali olandesi” per aiutare la missione. Qui l’articolo completo su Impakter.com

Le dichiarazioni di Khan
Il procuratore della CPI ha annunciato un’indagine su presunti crimini di guerra e contro l’umanità appena quattro giorni dopo l’invasione russa del 24 febbraio. Khan che ha visitato l’Ucraina recandosi nel sobborgo kyivino di Bucha, in quell’occasione ha dichiarato che “l’Ucraina è una scena del crimine“.
“Durante questa missione, il mio Ufficio si concentrerà su una serie di obiettivi fondamentali volti ad accelerare le nostre indagini indipendenti e a rafforzare la sinergia dell’azione investigativa con le autorità nazionali in loco in Ucraina. Attraverso l’invio di una squadra di investigatori, amplieremo ulteriormente lo sviluppo di piste e raccoglieremo testimonianze relative ad attacchi militari che potrebbero costituire crimini dello Statuto di Roma. In stretta collaborazione con le autorità ucraine, i nostri esperti forensi mapperanno l’azione esistente degli investigatori nazionali della scena del crimine, al fine di tracciare i flussi di lavoro e rafforzare la catena di custodia per quanto riguarda le prove concrete.
Ci confronteremo anche con le squadre dispiegate da altri Stati in Ucraina, al fine di tracciare una mappa completa delle attività esistenti e rafforzare il coordinamento tra tutti gli attori. È mia intenzione garantire che questo lavoro di collaborazione prosegua attraverso la presenza costante del mio Ufficio sul campo.
Da quando ho assunto l’incarico di Procuratore nel giugno dello scorso anno, ho sottolineato che il lavoro del mio Ufficio si fonderà sui principi di partenariato, creatività e avvicinamento del nostro lavoro a coloro che sono stati colpiti dai crimini dello Statuto di Roma. L’invio odierno di questa squadra, supportato da un’eccellente cooperazione con il governo dei Paesi Bassi e le autorità nazionali ucraine, rappresenta un modello di come questi principi possano essere convertiti in azioni concrete.
Questi principi vengono applicati anche in tutte le situazioni di cui si occupa il mio Ufficio. A seguito dell’emissione di una Nota Verbale il 7 marzo 2022 con la richiesta di sostegno da parte degli Stati Parte, posso confermare che 21 Stati hanno ora indicato la loro disponibilità a distaccare esperti nazionali a sostegno del lavoro dell’Ufficio, mentre 20 Stati si sono impegnati a fornire contributi finanziari”.
Qui il resto delle dichiarazioni di Khan