Nei giorni di Natale è andata in onda su una rete nazionale la saga de Il Signore degli Anelli. Tra i paesaggi straordinari che i tre capitoli nei quali è diviso il racconto cinematografico (girato in Nuova Zelanda) alcuni sembrano usciti dalle nostre terre. Dalla Toscana in particolare, dalla antica strada che portava dalla Versilia alla Garfagnana e viceversa.
Ad un certo punto di questo tragitto, verso il 1260 si trovano le prime notizie dell’Hospitale di San Jacopo, ad Isola Santa, luogo ovviamente deputato ad accogliere e curare i pellegrini. Originariamente la strada era sul fondovalle ed il borgo era sopra le acque del Torrente Turrita Secca. Negli anni ’50 dello scorso secolo per creare energia fu eretta una diga e nel fondovalle fu realizzato un lago che oggi fa da fondale al paesaggio, rendendolo se possibile più magico di quanto non potesse apparire prima.
Il paese si è svuotato rapidamente perchè dopo la creazione del lago artificiale ed i conseguenti problemi con il suo livellamento delle acque, non è stato più molto sicuro e comodo rimanere a viverci. Da qualche tempo si sta cercando di dare ad Isola Santa una nuova vita basata sul turismo: c’è un ristorante affacciato sul lago ed è possibile soggiornare presso un bed&breakfast – casa vacanze per qualche giorno .
Da Isola Santa partono diversi sentieri escursionistici che conducono alla Pania della Croce, Pania Secca, Pizzo delle Saette, il monte Corchia, all’alpeggio Puntato e al borgo abbandonato di Col di Favilla.
I sentieri partono quasi tutti dalla diga, su cui è possibile passeggiare, sulla quale anzi è consigliabile passeggiare anche se non si ha voglia di fare il giro del lago o un’escursione, perchè da lì si ha una delle migliori viste sul borgo. Il lago è anche molto frequentato dagli amanti della pesca alle trote.
