La crisi climatica è una questione politica, centrale e sempre più prioritaria. Il terribile monito è arrivato dalle alluvioni che hanno colpito il cuore dell’Europa, in particolare la Germania e il Belgio, con un bilancio di centinaia di vittime. L’ultimo conteggio parla di 173 morti, in totale, causa alluvioni. Numeri che lasciano sgomenti e che rafforzano la potenza delle immagini, definite “spettrali”, piombate sui media di tutto il mondo e rimbalzate sugli smartphone di ogni utente.
La cancelliera Angela Merkel si è recata sui luoghi della tragedia per portare la propria vicinanza e prendere coscienza da vicino di quello che è accaduto: “C’è bisogno di una politica che tenga più in considerazione la natura e il clima, di quanto abbiamo fatto negli ultimi anni”. E la leader tedesca ha quindi aggiunto: “Vediamo con quanta violenza la natura possa agire. Noi contrasteremo questa violenza della natura, nel breve, ma anche nel medio e nel lungo periodo”.
L’impatto sul voto della Germania
Insomma, il clima e lo sviluppo sostenibile non possono più essere derubricati a questioni di secondo piano. Le parole pronunciate da Merkel sono significative, anche perché fanno il paio con quelle di un’altra donna tedesca molto potente, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “La scienza ci dice che con il cambiamento climatico vediamo molti più fenomeni meteorologici estremi”, ha affermato. “In particolare sono l’intensità e la durata di questi eventi a essere ritenuti un chiaro indicatore del cambiamento climatico. È qualcosa che ci mostra davvero l’urgenza di agire”, ha aggiunto, trasmettendo un messaggio di urgenza. La crisi climatica è dentro casa, non riguarda più “gli altri”.

MdB.Bundestagsfraktion Buendnis 90/Die Gruenen
L’impatto delle alluvioni sarà inevitabile anche sulla campagna elettorale in Germania, dove peraltro i Grünen, che candidano Annalena Baerbock (qui l’articolo di Impkater Italia che descrive il profilo della leader verde), ambiscono addirittura allo storico sorpasso sui rivali della Cdu. Dopo una fase di difficoltà, i Verdi tedeschi hanno ripreso centralità nella scena politica del Paese. Qualche scivolone della leader può tranquillamente finire in secondo piano di fronte alla proposta politica, attenta al cambiamento del sistema produttivo del Paese. Per diventare sempre più modello in tutto l’Occidente.
E gli avversari sono quantomeno preoccupanti. Il leader dei cristianodemocratici, Armin Laschet, erede designato di Angela Merkel, è stato sempre alquanto tiepido in materia di ambientalismo, manifestando una maggiore attenzione per gli interessi delle case automobilistiche in Germania. Come se non bastasse, è stato protagonista di una gaffe alquanto pesante: è stato ripreso mentre sorrideva durante la visita sui luoghi delle alluvioni. Una scena stridente con la drammaticità del momento. In ogni caso, al di là delle contingenze, resta il tema centrale: la crisi climatica è ormai oggetto di consenso, diventando tema di campagna elettorale . E, come chiedono gli esperti, la politica deve tradurre le proposte in azioni concrete. Altrimenti potrebbe essere troppo tardi.