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Gli allagamenti a Roma non sono colpa dei tombini: è emergenza clima

by Stefano Iannaccone
10 Giugno 2021
in 2030, Acqua, Ambiente, Opinioni, Primo Piano
Roma Nubifragio emergenza clima

Allagamento a Roma dopo un nubifragio

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Un diluvio improvviso che squassa le giornate di inizio estate, un’ora di pioggia violenta che ferma un’intera città. Un fenomeno temporalesco che allaga strada, provoca danni. Negli ultimi giorni, a Roma, è accaduto quello che testimonia quanto grave sia l’emergenza clima. Perché non è solo una questione di tombini non puliti, che si intasano, e della gestione tutt’altro che impeccabile. Secondo le stime, infatti, sono 148 gli eventi estremi registrati nel 2021. Quasi uno ogni giorno.

Certo, sarebbe importante per limitare l’impatto di quelle che, nel gergo comune, vengono definite bombe d’acqua. Un argine prezioso. Purtroppo, però, il problema è molto più profondo dell’amministrazione di una città. Gli eventi climatici estremi non sono riconducibili a una parte politica, riguardando qualcosa di più complesso. Sono una piaga italiana, e non solo. Insomma, bisogna chiedere alla sindaca Virginia Raggi uno sforzo maggiore. Ma è ancora più necessario chiedere politiche che guardino allo sviluppo sostenibile come unica soluzione.

Eventi estremi nel 2020

La fotografia della situazione italiana è stata scattata da Legambiente, con l’attività dell’Osservatorio CittàClima. “Nel 2020 nella Penisola, segnata anche quest’anno da nubifragi, siccità, trombe d’arie, alluvioni, ondate di calore sempre più forti e prolungate, sono stati registrati 239 fenomeni meteorologici intensi – dato in crescita rispetto ai 186 eventi del 2019 – e 20 vittime”, ha raccontato il report dell’associazione ambientalista.

E ancora: “101 sono stati i casi di allagamenti da piogge intense; 80 casi, invece, di danni da trombe d’aria – in forte aumento rispetto alle 48 del 2018 ed alle 69 del 2019, 19 esondazioni fluviali, 16 danni alle infrastrutture, 12 casi di danni da siccità prolungata, 10 di frane causate da piogge intense. In aumento anche gli eventi che riguardano due o più categorie, ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni alle infrastrutture”. Questo, come detto, è stato registrato appena nello scorso anno. 

L’emergenza clima nelle alluvioni

Foto di MonikaP da Pixabay

Giusto per citare alcuni casi eclatanti del 2020, c’è stata “l’alluvione del 16 luglio che ha colpito Palermo con oltre 200 auto distrutte dalla furia dell’acqua, due sottopassi ridotti ad una distesa di fango e 135 millimetri di pioggia in poche ore”. Ma dal Nord al Sud, l’emergenza climatica non fa distinzioni. Milano è stata colpita dalle esondazioni del Seveso il 15 maggio ed il 24 luglio che hanno portato gravi disagi all’interno quadrante nord del capoluogo lombardo. Un elenco lungo di danni ambientali, che uccidono persone, senza tacere delle con ricadute economiche.

E nel 2021 non va certo meglio: in meno di sei mesi, secondo quanto elaborato dalla Coldiretti, l’Italia è stata colpita da 148 eventi climatici estremi. “Quasi una bufera al giorno”, evidenzia l’associazione degli agricoltori, preoccupata  per i “danni alle coltivazioni e alle strutture” perché “il maltempo, in piena fase di raccolta, mette a rischio la produzione nazionale di frutta estiva che quest’anno ha causa del clima pazzo è stata praticamente dimezzata rispetto ad una stagione normale”. L’analisi è impietosa: “Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”. Un maltempo che è molto di più, appunto. E si chiama emergenza clima. 

Tags: cambiamento climaticoclimaemergenza climaticamaltemposviluppo sostenibile
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