Eco-fiction, l’ultima frontiera nella comunicazione dello sviluppo sostenibile. Si tratta perlopiù di racconti di fantasia che riflettono importanti connessioni, dipendenze e interazioni tra le persone e i loro ambienti naturali. A volte le persone vengono addirittura escluse del tutto dal racconto, che allora si estrinseca in groviglio di storie a sfondo puramente ecologico. Il genere si sta evolvendo insieme ai cambiamenti nel nostro mondo, comprese le scoperte scientifiche più recenti e accettate, come il cambiamento climatico. Ecco cinque esempi di questo nuovo genere letterario “amico” dell’ambiente.
“Fajuna” di Christian Wadnice
Splendidamente tradotta dal francese da Pablo Strauss (Wadnais è un autore del Quebec), questa è una raccolta di racconti intrecciati che si svolgono nel lontano futuro, ambientati nell’estremo nord. Un libro suggestivo che porta il lettore a Shivering Heights, in una foresta profonda, in un lago inquietante e in altri luoghi in cui l’umore, la storia naturale e la poetica escono dal suolo per risvegliarci. Una storia sulla fine dei tempi e sui cambiamenti climatici, questa lettura ha flora e fauna che saltano vivi e ci tolgono il fiato.
“House of Rust” di Khadija Abdallah Bajaber
Khadija Abdalla Bajaber è una giovane poetessa e giornalista keniota, vincitrice del primo Graywolf Press Africa Prize, nel 2018. Questa è una storia di formazione su una ragazza Hadhrami volitiva ma vulnerabile, di nome Aisha, che vive a Mombasa, la città in cui è nata Bajaber stessa. Aisha intraprende un viaggio fantastico per trovare suo padre, che sua nonna è convinta sia morto. Il mare avvolge la trama e i personaggi, comprese diverse creature simili ad Alice nel Paese delle Meraviglie, con cui Aisha deve vedersela. Trattasi di un classico romanzo di realismo magico che mi ha lasciato estasiato.
“The House of Drought” di Dennis Mombauer
Il romanzo di Mombauer si svolge in una casa infestata in Sri Lanka, confinante con boschi e terreni agricoli. Succedono cose assai strane nella proprietà. L’autore sembra creare nuove creature mitologiche che potrebbero illustrare parabole nell’era del cambiamento climatico. Potrebbe essere solo una mia opinione, ma la casa inquietante sembra rappresentare il nostro pianeta. Il messaggio potrebbe essere: ne abbiamo solo uno, quindi è meglio occuparsene ora.
“Bangkok Wakes to Rain” di Pitchaya Sudbanthad
Un romanzo epico che viaggia nel tempo, in cui più personaggi si intersecano in una delle città più acquose del mondo: Bangkok. Questo romanzo dimostra che le storie sul nostro ambiente ecologico possono riguardare l’uomo, le nostre varie storie e il tempo sulla Terra. Le nostre interconnessioni reciproche e il modo in cui l’ambiente ci modella. Sudbanthad ci accompagna nel tempo, con uno sguardo preoccupato sul futuro di una città che sta affondando. L’autore è thailandese che divide il suo tempo tra Bangkok, Brooklyn e New York, ed è stato nominato Fellow in Fiction dalla New York Foundation for the Arts nel 2018.
“Fever Dream” di Samanta Schweblin
Schweblin è un’autrice argentino di lingua spagnola che attualmente vive a Berlino. Questo è il suo primo libro tradotto in inglese, ma ha raggiunto la fama internazionale nel 2010, quando la rivista Granta l’ha selezionata come una delle migliori autrici di lingua spagnola sotto i 35 anni. Ambientato in Argentina, Fever Dream presenta un lungo dialogo tra una donna e il figlio di un suo amico. A poco a poco, capiamo che una malattia sta colpendo tutta la comunità a causa dei veleni presenti un ruscello vicino. È un romanzo inquietante, che intreccia natura, amicizie, famiglia e ricordi.
Parzialmente tradotto dall’originale presente su Impakter.com, scritto da Mary Woodbury.