Mai come in questi ultimi anni tutti noi, chi con più forza e convinzione, chi per paura del peggio, parliamo di salvezza del mondo. Il verde, che siano alberi o prati, foreste o aiuole, e’ diventato – almeno così sembra – il pensiero fisso di milioni di persone. E’ come se globalmente – e all’improvviso – avessimo scoperto l’importanza dell’ambiente in cui viviamo.Ci piace parlare di green, tant’è che il lasciapassare anti-covid lo chiamiamo green pass. Si moltiplicano i convegni internazionali per mettere a confronto idee e proposte, per promuovere iniziative comuni che abbiano come scopo finale la salvezza della Terra ma in contemporanea facciamo fatica a digerire le notizie che giungono dall’est e dall’ovest, notizie che parlano della nostra autodistruzione.
Per esempio la deforestazione. Tutti siamo convinti che gli alberi sono i più antichi assorbitori di CO2 e però continuiamo ad abbatterli. Ecco qualche dato. In Africa e in Asia tre quarti di ettari di foresta sono stati trasformati in terreni agricoli. In Sud America, in Nord America e in Oceania tanti altri ettari di foresta sono diventati pascoli
La deforestazione maggiore si è avuta in Amazzonia per far posto alle coltivazioni di soia.E in Europa,invece, al posto degli alberi si sono costruite case. In totale dal 1990 ad oggi si sono persi sul nostro vecchio globo ben 420 milioni di ettari di foresta. Siamo protagonisti di una vera e propria autodistruzione? Sì, le cifre parlano chiaro nella loro assoluta brutalità. Ma facciamo presto a consolarci perchè in tanti paesi si è dimostrato che la deforestazione si può fermare senza far danno alla produzione alimentare che pure è indispensabile per fronteggiare l’aumento della popolazione terrestre. Per esempio in Sud America e nel Sud est asiatico.
Non facciamoci illusioni però.
E valutiamo con la freddezza necessaria le ipotesi di salvezza degli esperti. Che sono tante ma quella che qui ci interessa dice che ci vogliono mille miliardi di alberi per salvare il nostro vecchio e caro pianeta entro il fatidico e citatissimo 2050. Cioè i prossimi 29 anni. La cifra – mille miliardi di alberi, ni si riesce a immaginarli – fa impressione, almeno a me. Gli alberi come si sa sono i più antichi assorbitori di CO2.
Mi da fiducia soltanto la loro esperienza.