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Com’è la questione del riciclo dei pannelli solari

by Eduardo Lubrano
14 Gennaio 2022
in 2030, Ambiente, Energia, Primo Piano, Scienza
pannelli solari

@pixabay

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Riciclo dei pannelli solari: si può fare in modo sostenibile o no? La domanda è tutt’altro che di secondo piano tanto che qualche giornale l’aveva inserita tra le bufale sul fotovoltaico smentendo le voci che sostenevano la difficoltà proprio del fine vita di questi impianti. ” I pannelli solari vengono realizzati impiegando principalmente ilsilicio, un materiale a basso impatto ambientale e altamente riciclabile. Qualora un impianto fotovoltaico finisca la propria vita utile, ci sono diversi programmi per il recupero dei materiali presenti nei pannelli che vengono poi utilizzati per ulteriori realizzazioni. La tecnologia dei pannelli fotovoltaici è rispettosa dell’ambiente: i pannelli sono, a seconda dei casi, riciclabili con una percentuale tra l’80 ed il 90%.”

Prima di addentraci nella questione con gli studi di un professore universitario di Scienze dei Materiali, facciamo due conti. Alla fine dello scorso dello scorso anno nel nostro Paese erano operativi circa un milione di impianti ( 986.867) fotovoltaici di ogni dimensione possibile, per una potenza di 23 GW.

Un dato che lascia ben sperare rispetto al fatto che entro il 2030, dovremmo aggiungere 30 GW di fotovoltaico da installare entro i prossimi 10 anni. Parlando del costo oggi sebbene i prezzi siano in crescita a causa della maggiorazione del prezzo di alcuni materiali necessari alla realizzazione dei pannelli, un impianto da 3 kW, ad esempio costa circa 5.500 euro, inclusa IVA, fatti salvi i vari tipi di installazione con il periodo di vita media di un impianto che va oltre i 20 anni. E dopo che succede? Dopo la foto le ricerche di Matthew Davies.

pannelli solari
@pixabay

Riciclare per riutilizzare ed evitare una montagna di rifiuti

Il professor Matthew Davies è professore associato alla facoltà di Scienza dei Materiali all’Università di Swansea, Galles. Su The Conversation ha pubblicato un articolo nel quale sviluppa il suo ragionamento sulla necessità del riciclo e riutilizzo dei pannelli solari o di parti degli stessi, ma anche di come non sia un’operazione così facile.

“Miliardi di pannelli solari in tutto il mondo arriveranno presto alla fine della loro vita, ma quando vengono gettati via materiali essenziali che sono necessari per fare i pannelli futuri vengono sprecati.

Si stima che ci saranno 78 milioni di tonnellate di rifiuti totali entro il 2050. Questo significa circa 4 miliardi di pannelli. Ma questi pannelli non sono stati progettati in modo da poter estrarre facilmente gli elementi al loro interno per usarli di nuovo, quindi è probabile che la maggior parte dei pannelli venga semplicemente triturata nel riciclaggio. Questo contamina i materiali, rendendoli difficili da recuperare.

A livello globale, c’è un disperato bisogno di progettare l’elettronica per permettere una facile estrazione dei materiali che contengono, in modo da poterli riutilizzare in nuovi prodotti ed evitare sprechi. Se non cambiamo il modo in cui usiamo i materiali, allora limiteremo la tanto necessaria diffusione di tecnologie rinnovabili e rispettose del clima per la prossima fase della società e per mitigare il cambiamento climatico. I materiali di cui avremo bisogno si perderanno nei rifiuti che abbiamo creato”.

Il professor Davies conclude sostenendo un principio fondamentale per lo sviluppo sostenibile e che abbiamo già affrontato in altri post cioè che la priorità deve essere saper progettare il fine vita di un prodotto: “Una maggiore trasformazione e infrastrutture di riciclaggio sono necessarie per estrarre e riutilizzare i materiali e per adottare un approccio di economia circolare. Questo sarà vantaggioso per i consumatori, con una migliore progettazione di prodotti che durano più a lungo e sono facilmente aggiornabili o riparabili”.

Qui l’articolo completo

Tags: Matthew aviespannelli solaririciclorifiutisviluppo sostenibileThe ConversationUniversità di Swansea
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