Di solito protagonisti delle piante sul balcone sono i fiori. Da qualche tempo invece il posto delle rose e delle viole, giusto per citare soltanto due specie, è stato preso dai pomodori, dall’insalata, dalle melanzane. Il balcone in parole povere è diventato l’orto di casa. Le statistiche ci danno un’idea dell’estensione del fenomeno: il 62% degl’italiani coltiva oggi un orto in casa. Basta un balcone di 10 metri quadrati. Ci possono stare, pensate un po’, quattro piante di pomodori, quattro di melanzane, due di zucchine, persino otto di insalata. Ma c’è chi preferisce coltivare anche piselli, fagioli, sedano, meloni.
Gli studiosi del costume parlano di “moda contadina” e suppongono (non sempre a torto) che sia alimentata dai prezzi alti di verdura e ortaggi sul mercato. Queste vere e proprie macchie di colore, che decorano le facciate degli edifici a Milano come altrove segnalano, secondo taluni urbanisti, il livello culturale degli abitanti. Ma attenzione: non è che noi italiani di colpo siamo diventati tutti bravi a seminare e coltivare i pomodori o l’insalata. Alcuni sicuramente hanno ereditato da nonni e bisnonni la passione. Altri, la maggioranza, vogliono diventarlo. Perciò da qualche tempo è comparsa sulla scena una nuova categoria di educatori o maestri: li hanno definiti “tutori dell’orto”.
E si tratta di professionisti veri: vivaisti, diplomati in istituti agrari, biologi, persino giovani architetti, che su richiesta arrivano a casa vostra e vi insegnano come si fa. Non solo: alcuni di loro a richiesta seguono la crescita delle pianticelle fino a che la padrona di casa, o il marito, non ha capito come si cura il campo domestico.Costo del tutor dell’orto? Venti euro a lezione, più Iva. Circolano già tra gli amici inviti così formulati:”Vieni a provare stasera le delizie del mio balcone?” E questi inviti vengono accolti sempre con grande piacere. Più che comprensibile per chi ama la genuinità dei cibi.