Civitacampomarano è un borgo bellissimo minacciato dalle frane e che negli anni come molti altri borghi italiani situati in luoghi difficili, ha subito il fenomeno dello spopolamento: erano 3500 gli abitanti nell’immediato dopoguerra, poi si è scesi fino a mille ed oggi i coraggiosi che animano questo gioiello incastonato nell’Appennino molisano a 40 chilometri da Campobasso, sono circa 400.
Eppure anche questo borgo ha una storia antichissima se è vero come è vero che il nome “Campomarano” si trova nelle cronache di Titolo Livio come uno dei centri che prese parte alla Guerre Sannitiche risultando sconfitto da Mario Silla, dunque siamo intorno al primo secolo avanti Cristo. Divenne una città stato grazie alla crescita del suo territorio dopo la caduta della Roma Imperiale d’occidente nel MedioEvo al punto di aggiungere al nome originario quello di “Civitas” appunto che ne designava l’importanza. Ha conosciuto un altro momento di grande prosperità durante l’epoca del dominio degli Angioni nel sud d’Italia ed ha in seguito attraversato fortune diverse sempre in base alle vicende meridionali. Ed oggi perchè fargli una visita?

Prima di tutto per la storia e. l’arte che questo borgo conserva intatti come se fossimo ancora al tempo in cui le. opere sono state realizzate. Su tutte il Castello Angioino, al centro del paese dal quale domina l’intero panorama, con il suo. portale di epoca trecentesca, e le torri a forma di cilindro.
E poi perchè dal. 2016 ospita il Cvtà Street Fest. Tutto nasce nel 2014 quando Alice Pasquini una famosa street artist romana ha trasferito. sè stessa nel borgo ed ha deciso di riempirlo di colori. La Pasquini ha dipinto le vecchie porte, le finestre e i muri di quelle case bellissime lasciate vuote da chi ha scelto di cercare fortuna altrove. Da allora street artist di tutto il mondo hanno seguito l’esempio di Alice Pasquini e sono scesi a Civitacampomarano per creare vere e proprie opere d’arte sui muri del paese. Il. Festival è giunto alla settima edizione che si svolgerà dal prossimo 23 giugno e fino al 26 dello stesso mese.
Il depliant che si trova a questo link, racconta con testi e foto d’arte la storia del borgo ed invita decisamente ad una visita.