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Black Friday : ce n’è davvero bisogno?

by Mauro Pasquini
19 Novembre 2021
in Ambiente, Business, Opinioni, Storie
Black Friday
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Black Friday, una frenesia collettiva come se un medico avesse ordinato a tutti noi di comprare assolutamente qualcosa pena la vita. Impakter Italia si è occupata già una volta di cosa si nasconde dietro questo giorno e non solo, come impatto ambientale ed è per questo che – come si diceva una volta, riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di Alice Zantedeschi e Francesca Pievani, le due fondatrici di FiliPari, un’azienda italiana di cui vi abbiamo raccontato qui.

“BLACK FRIDAY, NO GRAZIE.

Ciao ,

abbiamo deciso di scriverti questa lettera perchè Fili Pari ha a cuore l’ambiente e le persone e vuole riflettere insieme a te sulle abitudini di consumo, specialmente durante il Black Friday.

Come è nato il Black Friday?

Il “Venerdì nero” è un fenomeno nato nel 1924 in America, è il giorno seguente alla festa del Ringraziamento e segna tradizionalmente l’inizio del periodo di shopping natalizio.

Le teorie per spiegarne il nome sono principalmente due. La prima fa riferimento all’abbondante traffico che in quel giorno comunemente affollava le strade di tutta America. La seconda, forse più romantica, si riferisce all’inchiostro usato dai commercianti americani che usavano annotare le perdite in rosso e i guadagni in nero, e in una giornata come questa di grandi promozioni, i conti venivano segnati tutti in nero.

Esportato prima in Canada e Messico e poi in tutto il mondo, questa trovata di marketing è passata da una singola giornata ad una intera settimana di offerte e promozioni per invogliare il consumatore all’acquisto.

Sovrapproduzione e inquinamento per produrre gli oggetti, con il rischio che gli invenduti vengano distrutti pochi mesi dopo, altissima movimentazione di merci che coinvolgono tutto il mondo per consegnare gli acquisti in ogni destinazione, enormi masse di rifiuti dei packaging che nei giorni seguenti riempiranno le nostre discariche.

Il vero costo della giornata è sociale e ambientale.

Sorge quindi una domanda spontanea, o anche più di una. I prodotti che compriamo sono di qualità e fatti per durare?  Ho bisogno di quello che sto comprando?

Fili Pari non aderirà al Black Friday perchè crediamo nei prodotti di qualità durevoli nel tempo; perché crediamo nelle persone, e nel pianeta. L’obiettivo di questa lettera è sensibilizzare chi leggerà queste righe, per rendervi protagonisti della rivoluzione culturale che stiamo vivendo.

Scegliamo di acquistare prodotti di cui abbiamo bisogno, di qualità e durevoli nel tempo, realizzati da aziende locali, in modo etico. Scegliamo di comprare responsabilmente, avendo a cuore le persone e l’ambiente.

Fili Pari vuole dare insieme a te un contributo per rendere il Pianeta un posto migliore. Siamo un brand nato dalle donne, per le donne, e ci impegniamo quotidianamente nella lotta per i nostri diritti, favorendo l’empowerment femminile e la parità di genere. Quest’anno non vogliamo proporre sconti, ma dare un reale contributo alle persone che ne hanno bisogno. Per questo abbiamo deciso di rinunciare a parte del profitto e di devolvere il 10% di ogni acquisto ad una causa che ci sta a cuore. 

Crediamo nelle scelte di coraggio e valore e per questo il Black Friday per noi significa solidarietà. Ecco perchè per ogni acquisto che riceveremo dal 22 al 28 di Novembre, verrà donato il 10% all’Associazione AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo, che lavora per garantire i diritti, la dignità e la libertà di scelta di ragazze e donne di tutto il mondo.

Tanto è stato fatto, ma tanto deve ancora essere realizzato.  Aiutaci a far sentire la nostra voce e contribuisci anche tu a promuovere i diritti delle donne.

Grazie di cuore,

Alice e Francesca

FILI PARI”

Tags: ambienteBlack FridayFili Pariimpattosviluppo sostenibile
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