Eredità e successione, cambia tutto per gli eredi: svelato il nuovo iter da seguire (non è affatto dei più semplici)
Uno degli argomenti molto delicati ed, allo stesso tempo, da prendere con le pinze non è altro che quello riguardante la successione. In che occasione deve essere utilizzata questa parola? Ci sono moltissimi casi, ma solamente in uno è quello giusto.
Quale? Quello riguardante i beni che vengono lasciati in eredità da un qualsiasi soggetto. In molti pensano che questo sia un passaggio semplice e che non nasconda alcun tipo di insidia. Peccato rovinarvi questa convinzione: non è affatto così.
Chi possiede dei beni, di qualsiasi genere, nel momento del decesso sa fin troppo bene che andranno a finire nelle mani degli ereditieri. Tanto è vero che le persone (in particolar modo quelle benestanti) preferiscono scegliere un testimone.
Con tanto di firma dinanzi ad un ufficiale per avere quanto più valore possibile. Anche se per la successione, invece, ci sono alcune materie che tendono a complicare non poco la vicenda. Tanto da considerare le quote obbligatorie dell’eredità che spettano ad alcuni soggetti.
Eredità e successione, cosa succede? Tutto quello che serve sapere
Nel nostro Paese, affrontando il tema relativo alla successione, si parla di quota legittima. Cosa vuol dire? Quella riservata, esclusivamente, ai familiari più stretti.
Una percentuale del proprio patrimonio deve essere destinata a coloro che sono considerati gli eredi legittimi. In questo caso ci riferiamo alla moglie e figli. Una previsione di legge che serve a tutelare i diritti dei familiari che possono essere tagliati fuori dal testamento.
Eredità e successione, cosa prevede la legittimità?
Questa, almeno, è la legge che viene applicata nel nostro Paese. Anche se la stessa non è affatto uguale in altre nazioni. La legittimità, infatti, è un qualcosa che non viene applicata sempre. Ed è per questo motivo che colui che non vuole lasciare l’eredità ai suoi successori può benissimo spostare la sua residenza abituale nei luoghi in cui questo obbligo non è previsto.
Anche perché, questo tipo di chiarimento, è stato fornito da una sentenza che è stata emanata il 15 febbraio di quest’anno. La stessa che è stata emessa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Morale della favola? La quota legittima non è un diritto tutelato a livello internazionale.