l’intervento della guardia di finanza
In un’importante operazione denominata ‘Ottovolante‘, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha smantellato un vasto schema di usura ed estorsione che prendeva di mira imprenditori in difficoltà finanziarie. Le indagini, avviate grazie a segnalazioni e approfondite tramite attività di intelligence, hanno portato alla luce un sistema illecito gestito da un gruppo di cinque individui, incluso un imprenditore già noto per precedenti penali. Questi usurai erano accusati di applicare tassi d’interesse esorbitanti che arrivavano fino al 177,50%, richiedendo un totale di interessi per quasi mezzo milione di euro.
i dettagli dell’operazione ‘ottovolante‘
L’operazione è stata coordinata dalla Procura di Reggio Emilia, con a capo il procuratore Calogero Gaetano Paci. Le forze dell’ordine hanno scoperto che i cinque indagati sfruttavano la vulnerabilità di persone economicamente in difficoltà, imponendo condizioni draconiane e spietate. Gli arrestati hanno ricevuto diverse misure cautelari: un imprenditore è stato incarcerato, due sono stati posti agli arresti domiciliari, e altri due hanno ricevuto il divieto di dimora nella provincia, dimostrando la rapida reazione delle autorità per prevenire ulteriori danni alla comunità locale.
il ruolo di giambattista di tinco
Tra gli indagati, Giambattista Di Tinco emerge come figura centrale. Cinquantenne di origini calabresi, già noto alla giustizia, gestiva la Dg Service, un’azienda di noleggio specializzata. Di Tinco era stato arrestato in passato durante l’operazione ‘Minefield‘ per reati simili. Nonostante fosse agli arresti domiciliari, le autorità ritengono che continuasse a orchestrare le sue attività illecite tramite il suo network. Questo dimostra l’incrollabile dedizione delle autorità nel combattere fenomeni criminosi che minano il tessuto economico locale.
impatto sulle vittime e la comunità economica
Il sistema usurario non solo danneggiava le vittime, ma rappresentava un pericolo per l’intera economia locale. Gli imprenditori vittimizzati si trovavano in una spirale di debiti insostenibili, mettendo a rischio la loro sopravvivenza economica. L’operazione ‘Ottovolante‘, pur mirando a liberare il mercato da tali influenze negative, si propone anche di incoraggiare altre vittime a farsi avanti e denunciare. Le autorità sperano che questo intervento possa restituire un clima di fiducia e legalità, stimolando la ripresa e il consolidamento delle attività economiche legittime.